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Albania – 19 Settembre – 3 Ottobre 2015

Il progetto R.O.M – Renew Our Mind, promosso da Dora e Pajtimit, Ipsia, Centro Giovanile ARKA, I Teatri Del Mondo – festival internazionale del teatro per ragazzi di Porto Sant´Elpidio e Veregra Street – festival internazionale dell´arte di strada di Montegranaro, e´ iniziato sabato 19 settembre, quando la troupe teatrale ha comincato i suoi interventi nei quattro campi Rom che stazionano alla periferia di Scutari. Nella giornata sono stati effettuati interventi di animazione e musica in tutti i campi e annunciato l´inizio del laboratorio teatrale. Da lunedí 21 settembre, nella struttura del Villaggio della Pace, costruita per accogliere I profughi durante la guerra tra Kosovo e Serbia, e´ iniziato il corso di teatro, tutti i giorni e per due settimane. Non e´ stato facile, riuscire a far venire i ragazzi al laboratorio, nei campi ci sono delle regole inamovibili, e tra queste, quella che i piccoli debbono andare ogni giorno a chiedere le elemosine agli angoli delle strade del centro citta´. E´ stato bello vedere come i ragazzi sono tali ovunque, con la loro voglia di divertirsi, di apprendere, di fare, e che, come sempre, sono le condizioni in cui si nasce e cresce che segnano i destini e le vite di ciascuno. Per due settimane hanno avuto l´opportunita´ di fare quello che i loro coetanei europei possono ogni giorno, vale a dire, godersi il periodo piu´ starordinario della vita:  l´infanzia. Il lavoro svolto giungera´ a conclusione Venerdi´ 2 Ottobre, quando presso la sala Mikel Koliqi della Cattedrale di Santo Stefano di Scutari, davanti al Sindaco della Citta´, al Console Italiano, al Presidente di IPSIA e al pubblico che vorra´, presenteranno lo spettacolo che hanno preparato: “NJE, DY, TRE DRAGOI”, che tradotto significa uno, due, tre, Drago. Si tratta della rivisitazione di una fiaba tradizionale molto popolare tra il popolo Rom, dove si racconta di come uno zingaro, con la sola astuzia, sia riuscito a sconfiggere un terribile drago che rendeva la vita impossibile a chiunque. Al di la´ di quello che sara´ il risultato scenico del progetto, crediamo che il valore di questa operazione non stia tanto nella bellezza delle scene o nell´abilita´ degli attori, quando nel percorso che ha portato allo spettacolo, invertendo le scale dei valori, cio´ che conta non e´ la meta a cui si  e´giunti, ma quello che e´ accaduto lungo la strada per arrivarci. Quel gruppo di ragazzi strappati alle dure regole del campo Rom, con le loro facce scure e i vestiti sporchi, sono la testimonianza vivente di come possano esserci approcci diversi a qualsiasi problema e di come sia necessario trovare risposte che vadano oltre la facile ruspa che spiana ogni cosa. Ognuno ha il diritto di avere tutte le possibilita´ per la sua vita, non possiamo sottrarre questa speranza e poi, con grande ipocrisia, puntare l´indice, e´ troppo facile, e come sempre, solo chi e´ innocente ha il diritto di scagliare la famosa pietra. Abbiamo avuto il privilegio di conoscere questi ragazzi fuori dal contesto delle elemosine e del degrado dei campi in cui vivono, scoprendoli in una luce diversa che ce li ha svelati in tutta la loro ricchezza umana.

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Dora e Pajtimit (Author)

Nel 2007, nella convinzione che per le comunità albanesi colpite dal terribile fenomeno del Kanun si può fare molto, moltissimo anche a livello sociale, abbiamo deciso di creare a Scutari una nuova associazione, chiamata Dora e Pajtimit (DEP), composta da giovani che risiedono nella città, nonché da giovani che studiano in Italia.

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